L’olivo è una pianta millenaria diffusa fin dai tempi antichi in tutto il Mediterraneo, che da sempre gode di un alto valore simbolico.
È una pianta utile all’uomo per tanti aspetti:
- produce frutti che la sapiente mano dell’uomo rende commestibili – le olive da tavola,
- dai suoi frutti si ricava l’olio extravergine di oliva, un succo oleoso, indispensabile per la salute umana, che nutre il corpo e l’epidermide, accompagnamento ideale per un buon piatto se usato a crudo, o in frittura per cibi sani e croccanti.
- difende l’ambiente con la sua ininterrotta attività fotosintetica ( è sempreverde e quindi la fotosintesi clorofilliana che assorbe CO2 e riemette O2 è sempre attiva), con la sua folta chioma attutisce la violenza delle piogge e con le radici protegge i terreni dal dissesto idrogeologico.
Tuttavia, se cerchiamo notizie sul web o su carta stampata sui prodotti dell’olivo, troviamo una ricchissima e vasta bibliografia sull’olio extravergine di oliva: come coltivare l’olivo, come raccogliere ed estrarre l’olio dalle olive, come conservarlo ed utilizzarlo in cucina e in cosmesi, ma troviamo ben poco sulle olive da tavola; eppure queste, se addolcite correttamente, mantengono inalterate tutte le proprietà nutrizionali del frutto di origine e hanno visto negli ultimi anni il triplicarsi del consumo sui mercati mondiali.
Le tipologie di olive da mensa che troviamo sugli scaffali sono numerose, però dal momento che l’oliva, anche se matura, contiene una sostanza amara (oleuropeina), il trattamento comune a tutte per esser consumate è l’addolcimento, effettuato attraverso tecniche di lavorazione diverse a seconda della cultivar, del grado di maturazione e delle tradizioni locali.
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